3829 recensioni a vostra disposizione!
   
 
 

MONTY PYTHON - IL SENSO DELLA VITA
(MONTY PYTHON'S THE MEANING OF LIFE)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 16 febbraio 1984
 
di Terry Jones, con Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones, Michael Palin (Gran Bretagna, 1983)
 
All'origine del nome di Monthy Phyton sta una serie televisiva della BBC nata negli anni sessanta che, sotto il titolo di Monthy Python flying circus ha riscosso per molti anni uno strepitoso successo: una serie di sketches di argomenti diversi, trattati nel senso, o meglio nel nonsenso del burlesco più sfrenato e nel recupero di una parte della tradizione satirica anglosassone. Più tardi, il gruppo ha assunto aspetti più specificatamente cinematografici, ruotando attorno ai cineasti Terry Jones e Terry Gilliam e segnalandosi, perlomeno nei primi film girati nel 1972 (And now for something completely different) e nel 1974 (Monthy Python and the holy grail) per la salutare irriverenza con la quale affrontavano le varie istituzioni.

E probabilmente ancora a questo titolo che la giuria del festival di Cannes dell'anno scorso ha voluto dedicare a Il senso della vita il Premio speciale della giuria, una ricompensa fra le più ambite sulla Croisette poiché spesso ha segnalato grandi registi, dimenticati per ragioni mondano-commerciali nella ricompensa della celebre Palma d'oro. La decisione è perlomeno buffa: ma liquidiamo il tutto considerando che forse i poveracci in giuria premiarono il film inglese solo perché era l'unico di un genere in via d'estinzione, quello comico. Irriverente, e televisivo, questo film dei Monthy Python continua ad esserlo. Irriverente perché, come dice il titolo, vuol essere una rivisitazione della vita dell'uomo dalla nascita descritta con sbudellamenti vari che si ripeteranno nei resto della proiezione, alla morte, osservata con maggior rispetto in uno stile che potrebbe anche definirsi bergmaniano. La parabola è vista, ovviamente secondo le regole che contraddistinguono il gruppo: la ricerca dell'eccesso a fini farseschi.

Il risultato, com'è facile prevedere, è altamente disuguale; talvolta l'ingrandimento degli effetti ottiene gli effetti sperati (come nell'episodio, assai riuscito, sul controllo delle nascite in una gigantesca famiglia di operai dello Yorkshire). Il più delle volte cadendo non tanto nel mostruoso (il cliente che vomita a tutto spiano nel ristorante di lusso) quanto nel banale e nel prolisso. Televisivo, infine, il film lo è proprio non tanto per la struttura a episodi, quanto per l'approssimazione dei dosaggi, l'incuranza dello stile, la fretta nella valutazione delle conseguenze espressive. Cinema della dismisura non significa necessariamente cinema del disordine.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda